9788838913198

Il ladro di merendine

Dopo "La forma dell'acqua" e "Il cane di terracotta" questo è il terzo "giallo" di Andrea Camilleri ad avere come protagonista Salvo Montalbano, il commissario di stanza a Vigàta, "il centro più inventato della Sicilia più tipica".

Questa volta Montalbano - preoccupato peraltro di evitare la promozione a vicequestore, che significherebbe compromissione burocratica e rinuncia ai propri capricci investigativi - sospetta l'esistenza di un collegamento tra due morti violente: quella di un tunisino imbarcato su di un motopeschereccio di Mazara del Vallo e quella di un commerciante di Vigàta accoltellato dentro un ascensore. Per Camilleri la Sicilia di oggi è fonte continua di ispirazione e di scoperta, di intrecci di romanzo poliziesco e di osservazioni su di un costume magari inquietante ma certamente non statico; soprattutto gli suggerisce un linguaggio, una parlata mai banale né risaputa. Tutto il contrario delle metafore viete e irritanti adoperate dagli uomini dei servizi segreti con i quali Montalbano si trova a scontrarsi duramente: figure retoriche sempre più incapaci di reggere il discorso della "ragion di stato" quando ormai, come osserva il nostro commissario, "praticamente serviamo due stati diversi".

  • Autore: Andrea Camilleri
  • Formato: Brossura, 12 x 16.7 cm
  • Pagine: 247
  • Editore: Sellerio Editore Palermo
  • Collana: La memoria
  • Anno: 1996

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